L'IPNOSI


Nell'introdurre tale argomento ci piace citare un aneddoto frutto dell'esperienza diretta di un nostro collega, ipnotista di fama.

Quando sua figlia aveva sei anni, uscì una sera dalla sua stanza per vedere il padre che praticava in soggiorno l'ipnosi con un amico e chiese: " Papà, ma che cos'è questa ipnosi?"

"E' un modo per aiutare la gente a concepire diversamente le cose" risponde lui,

"Che vuol dire?" replicò lei,

"Per esempio questa persona è convinta di non poter fare una cosa, e, proprio perché ne è convinta non riesce a farla. Sto tentando di aiutarla a credere una certa cosa in maniera differente."

La bambina osservò suo padre e aggiunse "Vuoi dire che si può fare qualunque cosa si crede di poter fare?"

E lui "Quasi"

"Cioè, non si può fare quel che si crede di non poter fare?" Ribatté lei

"Esattamente" Fu la risposta

Allora lo guardò e disse: "Uhm, non capisco",

E il padre: "Sei troppo piccola per capire".

Nei cinque anni seguenti, all'incirca ogni sei - otto mesi chiedeva a suo padre: "Che cos'è questa roba, questa Ipsnosi che insegni?"

Invariabilmente lui rispondeva con una spiegazione simile a quella riportata e lei concludeva sempre col dire che non capiva.

Circa un anno fa, tornò un giorno da scuola (faceva la quinta elementare) eccitata e annunciò: "Papà, indovina che cosa ho imparato oggi? Che l'ape, avendo il corpo troppo pesante per le sue ali non potrebbe volare, ma non lo sa e così può farlo!"

Il padre la guardò, le sorrise e disse: "Ora capisci che cos'è l'ipnosi".

Fatta questa premessa approfondiremo il tema di questa tecnica di intervento che potremmo annoverare tra le psicoterapie brevi.

Per molto tempo l'ipnosi è stata ritenuta un fenomeno occulto e misterioso, una credenza prescientifica come lo spiritismo, oppure come un fenomeno da baraccone.

Oggi che è più agevole distinguere tra scienza e mito, l'Ipnosi autentica può essere analizzata e utilizzata come uno strumento per controllare, anche a scopo terapeutico, i nostri processi fisici e mentali.

In campo medico, l'ipnoterapia è stata oggetto di molte ricerche. Alla medicina moderna essa appare una tecnica adattissima a rimuovere fobie, stati ansiosi, disturbi del comportamento; viene impiegata nel parto indolore e per liberare dai condizionamenti nocivi quali fumo, alcool, droghe e disturbi dell'alimentazione, nonché per rafforzare la volontà e la sicurezza in se stessi. Aiuta ad eliminare le tensioni eccessive, ad aumentare la memoria e l'apprendimento, ed ogni giorno offre nuove, insospettate ed affascinanti applicazioni.

Cosa sorprendente, non esiste un'unica definizione di ipnosi che venga accettata da tutti gli studiosi, né vi è accordo completo sulla reale natura del fenomeno.

Esistono invece approcci differenti allo studio dell'Ipnosi, e teorie che la spiegano in modo differente.

Possiamo ad esempio annoverarla nella categoria degli stati di coscienza alterati, che include tra gli altri lo stato indotto delle droghe, dalla febbre, dalla meditazione, dal sogno.

Basta dire che in momenti diversi si sperimentano diversi stati di consapevolezza, e che definiamo "sonno" alcuni di questi stati.

Il tipo di linguaggio che si è costituito intorno al concetto di ipnosi e che anche il profano comprende in parte, considera in pratica l'ipnosi alla stregua di uno stato di sonno. Coloro che si oppongono a questo punto di vista devono ora definire con esattezza ciò che intendono con il termine sonno.

Quando un ipnotizzatore vuole ipnotizzare un soggetto parla di soglia di torpore, di rilassamento, di sonno; poi, quando vuole riportare il soggetto a uno stato di consapevolezza normale, gli dice di svegliarsi: e il soggetto, in effetti, si sveglia.

L'ipnosi può essere utilizzata esclusivamente, per affrontare le cosidette "cattive abitudini" (alcolismo, tabagismo, disturbi alimentari), oppure come coadiuvante la psicoterapia lunga.

Per Ernest Hilgard, una delle massime autorità sull'ipnosi, è utile considerarla uno stato di consapevolezza alterata; tuttavia egli non accoglie l'idea un po' semplicistica di Pavlov secondo cui sonno e ipnosi sono la stessa cosa, e nemmeno il fatto che è vista un'identità parziale tra Ipnosi umana e Ipnosi animale.

Le ricerche di Hilgard e di sua moglie, si fondano sulla semplice constatazione che gli individui mostrano una grandissima differenza per quanto riguarda la capacità di sperimentare l'Ipnosi.

Contrariamente all'idea corrente, non vi è molta differenza tra questo e quell'ipnotista quanto a capacità di indurre l'Ipnosi: infatti questa capacità dipende più dalla tecnica che dal talento personale. Al contrario, la suscettibilità all'Ipnosi è una caratteristica della personalità estremamente stabile.

La teoria dell'Ipnosi di E. Hilgard è relativamente semplice: l'Ipnosi è uno stato alterato di consapevolezza in cui possono aver parte anche meccanismi fisiologici. Non si tratta, secondo questo studioso, solo di uno stato di elevata "suggestionabilità" come sostengono altri psicologi.

Il termine "suggestionabilità" va inteso in senso tecnico ed ha un significato diverso da quello che gli si attribuisce nel parlare comune.

Il termine usato in senso tecnico in connessione all'Ipnosi, non ha nulla a che fare con una ipotetica debolezza dell'io. Si tratta piuttosto, della capacità che un individuo ha di ricevere idee.

Questo è quanto dice, in modo pittoresco, C. Baudouin: "in una parola, non è il conscio, ma il subconscio che accetta l'idea, invece di essere messa a confronto con le altre e giudicata da un punto di vista intellettuale e volitivo, viene accolta e ospitata come un forestiero bene accetto."

Secondo E. Hilgard, gli individui che si trovano in questo stato alterato di consapevolezza che chiamiamo Ipnosi mostrano una più elevata suggestionabilità: ed è proprio questa capacità innata che rende possibile il passaggio a quello stato alterato di consapevolezza.