GRATITUDINE
COME RESTITUZIONE E CONDIVISIONE
Un approccio all'integrazione psicocorporea
Il seminario è condotto dai Dottori Antonio Nocera e Daniela Benvenuti
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Sul tema della gratitudine vorremmo distinguere due concetti: gelosia e invidia: la gelosia si fonda sull'amore che vorrebbe l'oggetto gratificante tutto per sé e,
conseguentemente, desidera la distruzione di tutto ciò che si frappone a questo possesso. L'invidia, invece,si fonda sulla pulsione di morte: non potendo
possedere le caratteristiche ambite dell'oggetto desiderato, se ne desidera la distruzione
L'invidia è così tenace che danneggia la capacità di godere. Infatti il godimento e la gratitudine che da esso derivano, mitigano gli impulsi distruttivi: l'invidia e l'avidità.
In altre parole: poiché l'invidia, e le angosce persecutorie sono strettamente collegate tra di loro, inevitabilmente l'una aumenta l'altra.
La percezione del male causato dall'invidia, la grave angoscia che ne deriva e il conseguente senso di incertezza sulla bontà dell'oggetto provocano un
aumento dell'avidità e degli impulsi distruttivi.
La gratitudine è strettamente collegata con la generosità. La ricchezza interiore deriva dal fatto che si è assimilato l'oggetto buono e si può ora dividerne
i doni con gli altri. Questo rende possibile l'introiezione di un mondo esterno più amichevole, ne deriva una sensazione di arricchimento, e se spesso
la generosità non viene apprezzata abbastanza, la capacità di dare non diminuisce per questo. Coloro i quali non hanno invece ben radicati questi sentimenti
di ricchezza e di forza interiori alternano a periodi di generosità un bisogno esagerato di riconoscimenti e di gratificazioni il quale provoca in loro delle angosce
persecutorie derivanti dalla sensazione di essere stati derubati ed impoveriti.
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L'analisi bioenergetica è soggetta al principio di identità funzionale psiche-corpo.
Vale a dire che una qualsiasi problematica che nasce sul versante psicologico
si ripercuote sul corpo e, viceversa, qualsiasi disturbo - anche lieve - sul
versante somatico, si riverbera sulla psiche della persona.
Questo ci consente di mettere in evidenza uno degli spunti più importanti
di questo modello psicoterapeutico: il processo di integrazione mente-corpo.
Attraverso l'analisi bioenergetica e gli esercizi ad essa legati, si rimuovono
quelle tensioni (blocchi), che condizionano il libero fluire dell'energia
propria del corpo, anestetizzando, così, i processi percettivi. Liberare il
corpo dalle tensioni vincolanti, significa favorire i processi percettivi,
permettendo una integrazione mente-corpo a livelli superiori
L'approccio proposto, attraverso il lavoro esperienziale che lo contraddistingue,
ha lo scopo di nutrire il processo di consapevolezza, indispensabile alla
crescita personale.
Il seminario, teorico-pratico, si rivolge a tutti coloro che sono interessati
ad approfondire il tema proposto a livello sia personale che professionale,
nonché a quanti riconoscono nell'analisi bioenergetica uno strumento valido
per riappropriarsi delle proprie sensazioni e della propria vitalità.
Il gruppo esperienziale consisterà di esercizi bioenergetici e nella rielaborazione
verbale dei vissuti relativi agli stessi.